Un viaggio con Cristian Tava tra Podcast, Economia Circolare e Public Speaking

03/10/25

OFFAGNA

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Nella splendida Offagna, borgo medievale nel cuore della Riviera del Conero e dei Colli dell’Infinito, si trova un piccolo spazio dove comunicazione, tecnologia e lavoro condiviso convivono in armonia. Ne abbiamo parlato con Cristian Tava, milanese di nascita ma marchigiano per amore: un professionista che da oltre 12 anni si occupa di comunicazione, formazione e consulenza, portando avanti le sue attività “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto sul futuro.”

Cristian, prima di parlare dei tuoi straordinari progetti legati al potere della voce, vuoi raccontarci la tua storia? Perché hai scelto le Marche e Offagna dopo essere partito da Milano?

È una storia un po’ lunga. Ho scelto le Marche per amore: nel 1991, sul Conero, ho conosciuto mia moglie e, dopo pochi mesi, siamo scappati a Milano per seguire i nostri sogni. Le Marche, però, sono sempre rimaste nel nostro cuore. Offagna, in particolare, è legata a noi in modo speciale: qui ci siamo sposati e per anni abbiamo portato la nostra passione per l’artigianato alle iconiche Feste Medievali. Inoltre, volevamo che questo magnifico borgo diventasse il cuore del nostro progetto, il Villaggio Saggio, un’iniziativa di economia circolare centrata sui borghi.

In questo spazio crei podcast, tieni lezioni di Public Speaking e molto altro. Vuoi raccontarci cosa offri nel cuore di uno dei Borghi più Belli d’Italia?

Come dico spesso, i borghi hanno un potenziale immenso. Durante un festival dedicato all’Appennino marchigiano, mi colpì una frase di Giovanni Lindo Ferretti (cantante e paroliere dei CCCP): “Voi che abitate nei borghi sarete quelli che si salveranno nel futuro.” Questa immagine mi ha ispirato. Per evitare il pendolarismo, abbiamo trasformato la vecchia banca di Offagna in uno spazio di lavoro condiviso, diventato un contenitore di valori umani, non solo tecnologici. Abbiamo ampliato il progetto con un’aula corsi (nella vecchia autoscuola) e uno spazio all’aperto dietro la Rocca di Offagna. Qui si sviluppano attività legate all’economia circolare, alla comunicazione e alla creatività.

Come è nata la tua passione per i podcast e quali temi affronti?

Oltre a ecologia ed economia circolare, realizziamo circa 20/21 podcast. Alcuni sono commissionati, altri nascono da un’idea improvvisa. Tra i progetti futuri c’è Come Grisù (ispirato al draghetto dei cartoni animati), dedicato alle start-up di over 50, ovvero persone che hanno trasformato i propri sogni in realtà. Trattiamo anche temi come tiny house, neurolinguistica, romanzi noir, comunicazione e, ovviamente, il Borgo di Offagna con le sue Feste Medievali. Dietro a ogni podcast c’è tanto studio: è un lavoro autoriale che non si improvvisa.

Parlare è naturale, ma parlare in pubblico è un’altra cosa… Come si svolgono le tue lezioni di Public Speaking e a chi sono rivolte?

Saper comunicare con la propria voce rafforza l’autostima e dà sicurezza. Il Public Speaking non rende grandi oratori, ma aiuta ad affrontare una platea, un microfono o una telecamera con serenità. Nei corsi insegniamo tecniche utili per gestire un discorso, adattandole all’unicità di ciascuno. Non formiamo speaker radiofonici, ma persone capaci di sentirsi a proprio agio con la voce. È un percorso personale prima che professionale.

Quali consigli daresti a chi vuole avvicinarsi al podcasting?

Primo: partecipare ai nostri casting di voci, un format gratuito che abbiamo tenuto di recente ad Ancona. Durante i casting, i partecipanti affrontano tre prove: intervista, lettura e improvvisazione. È un’occasione per capire come migliorarsi e quale direzione seguire. Secondo: cominciare in casa, magari usando l’armadio come cassa di insonorizzazione. È importante essere genuini: la perfezione rende asettici. Raccontate storie che vi appassionano e troverete la vostra strada.

La tua storia è quella di un imprenditore visionario. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Anticipare troppo i tempi può far sembrare pazzi! Ora vorrei creare una scuola che ispiri consapevolezza nelle persone. Dopo 4 anni di lavoro, a settembre dovrebbe partire la Scuola Viva Io, nata come supporto per giovani dislessici dai 16 anni in su. Con questo format uniamo comunicazione, manualità e agricoltura, valorizzando l’autostima e le capacità individuali. A 50 anni sento il bisogno di fare da mentore e lasciare il testimone alle nuove generazioni.

Se volete saperne di più sulle attività di Cristian, vi consigliamo di visitare il suo sito web e scoprire il suo lavoro e quali opportunità per migliorare il proprio eloquio in pubblico.

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