C'era una volta lo stoccafisso: "El labise longo"

12/23/20
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ANCONA

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Oggi, vogliamo raccontarvi una storia particolare ed interessante, legata a doppio filo ad uno storico detto anconetano ed al prelibato piatto della tradizione. Molto tempo fa, quando i soldi erano pochi e ci si arrabbattava per portare a casa il cibo per la famiglia, esistevano degli esercizi commerciali che basavano molto del loro "business" sulla vendita a credito. Tra questi c'era il circolo "El labise longo", il cui nome derivava dalla lunga matita (labise) che sbucava dal libro dei debiti (in anconetano bufi).

Questo storico commercio, sito in via Saffi, figurava tra i suoi clienti prevalentemente "portuloti" ovvero gente che prestava il proprio lavoro al Porto di Ancona. Ebbene, El labise longo era rinomato in tutta la città per il suo prelibato stoccafisso all'anconetana, che sfamava le numerose famiglie di questi lavoratori. 

L'aspetto più interessante però è collegato a come arrivavano gli stoccafissi da preparare. Infatti, appena il vaporetto dalla Norvegia arrivava carico di questa preziosa merce, i portuloti come dei novelli Houdini, nascondevano alcuni pezzi del peculiare carico all'interno dei vestiti a contatto con la schiena evitando problemi alla dogana e ripagando il loro debito al circolo. 

La visione di questi operai intenti a camminare impettiti a causa dello stoccafisso a contatto con le rispettive schiene ha dato i natali al detto dorico "è duro cume un stucafisso!". 

Conoscevate la storia di questo detto?

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