La storia di Giacomo Leopardi è interessante come i suoi versi, ed è proprio per questo motivo che il noto attore Sergio Rubini, ha deciso di debuttare come regista televisivo con una miniserie dedicata proprio al poeta recanatese, che andrà in onda su RAI 1 questa sera e domani 8 gennaio a partire dalle ore 21:30.
Prodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film, con il sostegno di Marche Film Commission e Apulia Film Commission, questa eccezionale produzione in costume vuole accompagnare il pubblico per mano attraverso i luoghi e le vicende che hanno segnato la vita di Leopardi, dal suo "natìo borgo selvaggio" alla vivace Napoli, passando per Bologna, Roma e le magnifiche terre di Puglia. Lo scopo della miniserie è quello di raccontare alle nuove generazioni un titratto particolare (e storicamente coerente) del poeta recanatese, il cui genio è ancora oggi nei libri di testo di tutte le scuole italiane e non.
Infatti, la produzione si concentrerà sul carattere del "Giovane Favoloso", un bimbo prodigio, un poeta romanitco, un adolescente ribelle, non molto simile dai teenager moderni. Ad indossare le vesti del poeta sarà Leonardo Maltese, il ricco cast prosegue poi con Alessio Boni nel ruolo del Conte Monaldo Leopardi, Giusy Buscemi che interpreterà l'amata Fanny Targioni Tozzetti (conosciuta ai più con il nome di Silvia), Cristiano Caccamo nelle vesti dell'amico Antonio Ranieri e Alessandro Preziosi nel ruolo di Don Carmine.
Il regista Sergio Rubini ha spiegato la sua visione di Leopardi dichiarando: "È l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini. La continua tensione del poeta verso la vita si manifesta attraverso una voglia di libertà, di amore e di bellezza, a costo di mettere in discussione ogni ordine costituito, dalla famiglia al conformismo dei suoi contemporanei. Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino. Sarà la ricerca di amore a spingere Leopardi oltre il recinto dorato della casa paterna, e sarà l’amore per una donna, l’ammaliante aristocratica Fanny Targioni Tozzetti, a diventare la sua ragione di vita, nonché a occupare uno spazio importante nella sua produzione letteraria; così come ancora una volta sarà nell’amore per il suo fedele e apollineo amico Ranieri che il nostro poeta riuscirà a colmare i limiti della propria fisicità".