Torniamo a parlare della fauna che vive sul Monte Conero e per farlo ci spostiamo in cielo. Oggi, parleremo dell'Upupa (Upupa epops), uno degli uccelli più particolari dell'area euro-mediterranea. Infatti, questo peculiare volatile, non è solo noto per il suo peculiare nome, ma anche per un aspetto estetico decisamente interessante.
L'Upupa, è un animale decisamente appariscente, partendo dalle coloratissime piume della cresta (generalmente arancioni e nere) fino alla coda a bande bianco e nere. Tali colori subiscono leggere variazioni in base alla dieta e alle zone abitate dal volatile. Infatti, si passa da un colore bruno-arancio ad un grigio-brunastro. Oltre al caratteristico piumaggio, l'Upupa è noto per avere un aspetto peculiare, dal becco molto lungo (da due a tre volte il cranio) alla forma delle ali, tozze ed arrotondate, utile per la specie che è solita migrare.
Per quanto riguarda l'alimentazione, questo volatile è prevalentemente insettivoro, di tanto in tanto si nutre anche di ragni, lombrichi, uova e piccoli vertebrati in genere. Tra gli insetti di cui l'Upupa va particolarmente goloso, ci sono sia le crisalidi di processionaria del pino che il grillotalpa, tale fattore ha portato diverse attività agricole ed organizzazioni a battersi (con successo) per la protezione di questo animale.
Da sempre presente in Europa, questo volatile ha iniziato ad abbandonare alcune zone del continente a causa dell'eccessiva opera di antropomorfizzazione dei territori e del massivo utilizzo di pesticidi in ambito agricolo. Il suo rapporto con l'uomo è simile a quelli di altri volatili, pertanto non si rende necessario adottare comportamenti specifici. Nonostante ciò, l'Upupa è uno dei pochi animali collegato alla ricca mitologia popolare, arrivando ad essere nominato anche nelle sacre scritture delle tre grandi religioni monoteiste (Cristianesimo, Ebraismo, Islam).